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30 ottobre 2006

Reato di linkaggio

Condannato negli Stati Uniti un 23enne proprietario di un sito di link a siti che fornivano file torrent.

Un file .torrent, detto in maniera molto spicciola, è un file di piccolissime dimensioni che una volta scaricato e aperto con un apposito programma (client), mette in contatto l'utente con una rete di altri utenti che possiedono un certo file di grosse dimensioni o parti di esso (per fare degli esempi semplici, un programma, un film, un libro o un disco), cui fa riferimento il file .torrent.
Sulla rete creata vengono scambiati pacchetti del file di grosse dimensioni tra un utente e l'altro in modo da rendere più efficiente e veloce lo scambio del file. Lo scambio quindi non è uno a uno, come nel peer to peer classico, ma avviene tra tutti gli utenti della rete "di scambio". (spiegazione approfondita su Wikipedia della tecnologia Bittorrent)

Scambiare in questo ed in altri modo files coperti da diritto d'autore, come tutti sappiamo, è contrario alle leggi attualmente vigenti in tutti i paesi sul diritto d'autore. Ma fa riflettere, di nuovo, il reato di linkaggio già citato nel caso, pur differente, di Coolstreaming.

La domanda è: quanto tempo ancora le major riusciranno a far valere il loro peso?

Mi spiego.

Io penso che il prezzo dei CD non sia più giustificato. L'evoluzione della tecnologia ha reso i costi di produzione del prodotto compact disc irrisori. La forza lavoro e gli investimenti nelle macchine che servivano per la fabbricazione in sé del cd non sono più necessari: tutti possiamo "produrre a casa".
Io penso che sia giusto retribuire solo il valore aggiunto.
Io penso che questo valore aggiunto non valga quello che costano i cd oggi.
Penso anche che queste continue denunce e condanne non contribuiscano affatto alla causa delle major, né nel breve, né nel lungo periodo... anzi. A meno che non siano accompagnate da campagne di riduzione dei costi a monte e dei prezzi a valle.
Io credo e spero che le attuali major verranno ridimensionate a favore delle etichette minori e indipendenti proprio grazie all'evoluzione della tecnica, alle possibilità offerte dalla rete, all'elaborazione di una legislazione al passo con i tempi, alla ridefinizione del concetto di diritto d'autore ed alla diffusione di forme di garanzia dei diritti di proprietà intellettuale innovative.

(Il simbolo in alto a destra è il simbolo del Copyleft)

Se vi interessa:
Creative Commons, un copyright flessibile per opere creative
Copyleft - Wikipedia
Diritto d'autore - Wikipedia
(L)eft - forme di tutela alternative alla SIAE
GetUpKids - Collettivo Musicale



1 comm3nti:

Anonimo ha detto...

Il costo di produzione della copia cd destinata al mercato non è, e non è mai stata, una quota dominante sul costo finale del prodotto CD.
La maggior parte del costo di un CD è rappresentato dal valore economico che si da al lavoro intellettuale dell'autore.
In un mondo dominato dalla logica della massimizzazione del profitto le case discografiche non fanno eccezione.
Come si rende massimo il profitto nel campo discografico? La risposta è semplice e quantomeno banale ma per questo geniale.
Vendere dischi di qualità scadente, con un relativo costo intellettuale nullo, ad un prezzo elevato.
La quasi totalità delle radio trasmette senza soluzione di continuità al max 20 brani in un giorno, così che alla fine le canzoni entrano coattamente nella nostra mente. Si tratta di un vero assalto alla baionetta alle nostre meningi.
Questa strategia ha funzionato perfettamente fino all'avvento di internet.
Credo che le major discografiche cerchino solamente di proteggere questa rendita di posizione, possibilità di produrre a costi bassi sia in termini intellettuali ma soprattutto di tempo, per poter continuare a massimizzare i loro profitti, altro che danno al patrimonio intellettuale, qui il fatto non sussiste.
Secondo me più che il progresso tecnologico quello che può invertire la tendenza avviata negli anni '90 è puntare tutto sulla qualità intellettuale del prodotto CD.

Per tornare al tema del reato di linkaggio purtroppo i problemi sono causati, qui scopro l'acqua calda, dal vuoto legislativo esistente in materia. E nella giungla come si sa vige la legge del più forte; ad oggi le major la fanno da padroni, ma la nuova consapevolezza che si sta diffondendo grazie ad internet tra i consumatori credo che cambierà ben presto le carte in tavola