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20 aprile 2007

18 Aprile 2007: la storia si ripete (parentesi calcistica)

Questo goal merita di essere visto.


Qui sotto un paragone: sulla destra il recente goal di Messi, sulla destra il gol più famoso della storia, di Maradona.


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16 aprile 2007

Grillo all'assemblea..


Post prevedibille ma doveroso: vi metto di seguito il link alla versione integrale dell'intervento di Beppe Grillo all'assemblea Telecom. Qualcosa si comincia lentamente e timidamente a muovere...

QUI

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14 aprile 2007

Un americano vuole bombardare l'Italia!!

Questo video (in inglese, sottotitolato in inglese..) mostra come parte del popolo Statunitense abbia le idee confuse su alcuni temi - più o meno caldi. C'e, appunto, chi arriva a dire che il prossimo paese che gli Stati Uniti dovranno invadere in Medio Oriente sia l'Italia.. chi la Francia... ci sono altri che basta che su una cartina del mondo venga modificato il nome dell'Australia, che sono pronti a identificare quest'ultima con l'Iran! Divertente e sconcertante, anche se sono convinto che un servizio del genere (effettuato dalla tv satirica australiana CNNNN) possa avere risultati simili in qualsiasi paese. Ecco il video:



[grazie per la segnalazione]

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12 aprile 2007

La morale degli occhi (M. Gramellini)

"L’ultima è la ragazzina di Genova che per il sedicesimo compleanno organizza una seduta plastica sul divano con tre amici e una videocamera, salvo poi ritrovarsi spiata dal buco della serratura di Internet. Facendo eco a Blair, dal mondo degli adulti s’alza il grido: «Censura» e riparte il dibattito se sia lecito diffondere i filmini che quella parte di gioventù che sta tre metri sotto il cielo produce ormai a ritmi industriali. Perché sembra solo questo il problema: non il sesso spoetizzato, il bullismo sadico, la cafonaggine trionfante, ma la loro riproduzione in immagini a disposizione di tutti.

Sento forte puzzo di ipocrisia. Ammettiamo che Internet moltiplichi l’effetto di certe cadute di gusto e che la possibilità di accedervi da protagonisti costituisca per qualcuno uno stimolo a compierle. Ma il deserto morale che scorre sul computer non nasce lì dentro, ma dalla vita reale. Volgarità, arroganza e vuoto interiore esisterebbero anche se la Rete smettesse di diffonderli. Sarebbe solo più difficile avere cognizione della portata del fenomeno, che per tradursi in notizia avrebbe bisogno di un dramma, come nel suicidio dell’adolescente sfottuto dai compagni. Se le battutine sulla sua omosessualità fossero finite in un video di You Tube, magari si sarebbe riusciti a salvarlo. Invece i censori pensano che per risolvere i problemi basti allontanarli dagli occhi: l’unico strumento che sono ancora capaci di usare, avendo da tempo perso l’alchimia per connettersi con il cervello o addirittura col cuore."

Massimo Gramellini, la Stampa, 12 Aprile 2007

...il grassetto è mio

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11 aprile 2007

Dare il culo per fare carriera ?!?

Campagna promozionale per un'agenzia di collocamento tedesca: non c'è più limite alla "creatività".

Lo slogan della campagna, che dovrebbe essere quello scritto sulla chiappa destra pare che reciti: "Ci sono modi migliori per fare carriera".

via [Crazy marketing blog]

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Le pazze traduzioni dell'onnisciente Google: APRILE...

Come potete notare ho aggiunto la possibilità di tradurre la pagina in inglese: più uno sfizio che una necessità... ma, sapete, aggiunge un tocco di professionalità alla sidebar.

Le traduzioni non sono affatto il pezzo forte di Google.. Anzi, fanno pena.

Ma la cosa più comica - a parte Di Pietro tradotto, giustamente, "of Peter" - è la traduzione della parola Aprile, nella data sopra i post: YOU OPEN THEM!!!!

Aprìle... àprile....

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10 aprile 2007

Uno spiraglio di competitività

Dopo anni di oligopolio e dopo una minaccia di procedimento dell'antitrust per abuso di posizione dominante ai danni delle compagnie di telefonia mobile, si apre uno spiraglio di competitività del settore. Lo spiraglio proviene dalla concessione dei diritti d'accesso alle infrastrutture di rete ad operatori di servizi, indipendenti da Tim, Vodafone e Wind, che, appoggiandosi alle reti già operative, dietro pagamento di un corrispettivo, possono entrare nel mercato con delle proprie offerte e i propri marchi. In questi mesi si stanno portando a termine i primi accordi per l'ingresso dei cosiddetti "operatori virtuali": PosteItaliane (novità mondiale nel setore delle tlc, molto azzeccata a mio parere), Carrefour e British Telecom (in appoggio su rete Vodafone) e Coop (su rete Tim). Questo

significa, in termini pratici, che l'utente finale - il cliente - avrà di fronte una maggiore scelta (si arriverebbe a ben 8 operatori) a prezzi verosimilmente spinti più in basso dalla competizione. La tanto agognata competizione di cui tutti si riempiono la bocca (soprattutto in parlamento) ma che ancora non si è riusciti ad introdurre in modo serio ed operativo. O forse non si è voluto?

Vedremo

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6 aprile 2007

Spot Eco-Virale: operazione riuscita



Questo spot geniale, da qualche giorno, fa molto parlare di sé in rete. Esempio palese di viral marketing è, al contrario di quanto molti sembrano pensare, parte di un progetto di sensibilizazzione ambientale promosso da mtv. Pare che ci sia gente che ha chiamato il numero verde, interessata all'affarone.. Mah!

Da oggi lo spot si conclude con la frase: "oltre 45 km quadrati di coste italiane rischiano di sparire per sempre. E questo non è un pesce d'aprile".

Come a dire: siamo nelle

mani di mtv, visto che i telegiornali - che dovrebbero parlare di questo tutti i giorni come prima notizia - relegano questi temi in quinta posizione nelle loro scalette. Parlandone, poi, sempre in termini moooolto poco allarmistici rispetto alla reale urgenza.

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1 aprile 2007

L'importanza del WiMax: GoogleBombing e petizione

Sono stato pochi giorni fa allo spettacolo di Beppe Grillo, che ha parlato anche di connettività e WiMax. Citerò per intero il post di Jeby "Bombardare Google per liberare il WiMax" con un'aggiunta finale:

"No, non è l'implementazione informatica della "Guerra Preventiva" ideata da G.W. Bush, ma una cosa seria o con alla base un concetto fondamentale e importante: la libertà, anche se in questo caso si tratta "solo" della libertà di accedere ad internet tramite il Wi-MAX. Prima di tutto: cos'è il Wi-MAX? Wi-MAX è l'acronimo di World Wide Microwave Acces ed è, in parole poverissime, una tecnologia che consente di diffondere internete a livello "metropolitano" senza bisogno di cavi, cioè wireless. Il Wi-MAX permetterebbe quindi di portare la banda larga anche là dove i cavi non possono arrivare o dove non

conviene farli arrivare. Inoltre permetterebbe di creare una serie di punti di connessione sparsi per le città a cui connettersi mentre si è in movimento. Bene, la tecnologia c'è, bisogna solo distribuirla! Dato che il Wi-MAX. emette radiofrequenze, il Ministero della Difesa ha dovuto procedere all'approvazione dell'utilizzo del Wi-MAX. su territorio Italiano. Così è stato ma (c'è sempre un ma), come spesso accade in Italia, il vantaggio collettivo può facilmente essere subordinato a quello personale o delle grandi aziende. Esiste concretamente il pericolo che il Wi-MAX. faccia la stessa fine dell'UMTS: invece che essere accessibile a tutti, la "liberalizzazione" distorta dello standard, ha fatto sì che questo divenisse un bene di lusso, distribuito a caro prezzo dalle solite megamultinazionali della telefonia. Così chi sperava di potersi connettere ad internet con il suo cellulare a prezzi accettabili, si è ritrovato di fronte a costi esorbitanti. Ora rischia di succedere lo stesso con il Wi-MAX., e questo non possiamo veramente permetterlo! Ma cosa possiamo noi per rendere libero il Wi-MAX.? È molto semplice, possiamo provare a bombardare Google, usare cioè la tecnica del Googlebombing: si inseriscono sul proprio sito o blog una serie di link che rimandano ad una pagina specifica. In questo caso la parola chiave del link è Wi-MAX. e rimanda a questa pagina del "partito pirata". Così facendo la speranza è che cercando Wi-MAX. su Google, il primo risultato rimandi a questa pagina, dove vengono spiegate i motivi della protesta e i modi per agire. Con la speranza che ai piani alti qualcuno si decida a fare, almeno una volta, le cose per bene!!
Liberiamo il Wi-MAX., è una chance per dimostrare al resto del mondo che anche noi siamo un Paese civile e moderno!"

Da "Jeby's Blog"

Leggete ed eventualmente firmate la petizione "Wimax libero" proposta da Andrea Rodriguez, che ha un sito in cui potete trovare ulteriori informazioni.

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