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19 gennaio 2007

Download legale? Quasi...

Aggiornato

Nuove frontiere possibili per la legislazione in termini di downloading:
La Cassazione ha annullato le sentenze di condanna per due studenti che avevano allestito un sito tramite il quale gli utenti che avevano accesso potevano scaricare programmi protetti da leggi sul diritto d'autore. Attualmente la legislazione prevede:

  • "la punibilità da sei mesi a tre anni, di chiunque abusivamente duplica, per trarne profitto, programmi per elaboratore o ai medesimi fini importa, distribuisce, vende, detiene a scopo commerciale o imprenditoriale o concede in locazione programmi contenuti in supporti non contrassegnati dalla Società italiana degli autori ed editori (SIAE)";
  • "la reclusione da sei mesi a tre anni chi per uso non personale ed a fini di lucro, abusivamente duplica, riproduce, trasmette o diffonde in pubblico con qualsiasi procedimento, in tutto o in parte, un'opera dell'ingegno destinata al circuito televisivo, cinematografico, della vendita o del noleggio, dischi, nastri o supporti analoghi ovvero ogni altro supporto contenente fonogrammi o videogrammi di opere musicali, cinematografiche o audiovisive assimilate o sequenze di immagini in movimento; chi abusivamente riproduce, trasmette o diffonde in pubblico, con qualsiasi procedimento, opere o parti di opere letterarie, drammatiche, scientifiche o didattiche, musicali o drammatico-musicali, ovvero multimediali, anche se inserite in opere collettive o composite o banche dati"
Dove lo scopo di lucro si ha quando si ottenga un vantaggio economico mentre lo scopo di profitto include ogni vantaggio "morale".

Consapevoli di questo, per i dettagli ele implicazioni della vicenda
leggete l'ineressante intervento dell'avvocato Valentina Frediani comparso su Puntoinformatico.it, da cui ho citato i due brani.
Tutto ciò , però, non ha necessariamente implicazioni sulla perseguibilità di chi poi effettui il download, la cui situazione è differente da quella dei due ragazzi, che hanno "solo" messo a disposizione il materiale. In un certo senso si potrebbe dire che è resa lecita la messa a disposizione, ma non il download. La Cassazione ha annullato le sentenze per i due ragazzi, ma la vicenda non fa riferimento a chi abbia effettivamente scaricato, vale a dire i membri dell'eventuale community. Quello è un altro paio di maniche...

1 comm3nti:

Anonimo ha detto...

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