Ma quindi.. cos'è il Web 2.0? Molti neanche sanno che esista un Web 2.0 (quando sarebbe finito l' 1.0?!?).. Molti pensano anche che non esista proprio il Web 2.0. Tenterò di dare una personale spiegazione dell'idea che mi sono fatto in proposito nel seguito del post, dopo il video che vi propongo.
Il web 2.0 consiste di tre aspetti:
La dimensione sociale, l'aspetto secondo me più rilevante; Siti come del.icio.us (preferiti/segnalibri), last.fm (musica), dueSpaghi (ristoranti) o aNobii (libri), per fare degli esempi, permettono di creare delle reti di "contatti" basate sulla condivisione di gusti, preferenze ed interessi delle persone che fanno uso di quei siti. Questo crea le condizioni perché avvenga uno scambio interattivo e disinteressato di informazioni, risorse e conoscenza tra gli utenti della rete.
Contenuti generati dagli utenti; in parte questo si può considerare come un aspetto secondario del primo punto, ma in termini più specifici, siti come YouTube, Flickr e Newsvine, solo per citare i più famosi, consentono a qualsiasi utente, in modo pressoché immediato, di caricare online, a disposizione di tutti (non necessariamente tutti...), dati quali immagini, video o notizie. C'è additrittura dotSub, un sito in cui gli utenti possono aggiungere i sottotitoli nella propria lingua ai video trovati in rete! E' ormai nota a tutti, poi, Wikipedia, l'enciclopedia più ricca ed aggiornata del mondo creata dagli utenti stessi, grazie allo sviluppo dei sistemi wiki.
Aspetti relativi a nuovi linguaggi di programmazione e di creazione di contenuti web che consentono un'interazione più semplice ed immediata e di maggiore impatto estetico tra utente e sito web, come la tecnologie Flash o Ajax.
Questa è una descrizione sintetica e semplice di un fenomeno più ampio che esclude fenomeni di enorme rilievo come, ad esempio, i sistemi di votazione delle pagine web, come Digg o StumbleUpon. Questi servizi creano le condizioni affinché siano gli utenti sparsi per il mondo a votare, in base ad attendibilità, rilevanza o gradimento le pagine web, creando così una sorta di classifiche globali dei contenuti più "in".
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