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10 aprile 2007

Uno spiraglio di competitività

Dopo anni di oligopolio e dopo una minaccia di procedimento dell'antitrust per abuso di posizione dominante ai danni delle compagnie di telefonia mobile, si apre uno spiraglio di competitività del settore. Lo spiraglio proviene dalla concessione dei diritti d'accesso alle infrastrutture di rete ad operatori di servizi, indipendenti da Tim, Vodafone e Wind, che, appoggiandosi alle reti già operative, dietro pagamento di un corrispettivo, possono entrare nel mercato con delle proprie offerte e i propri marchi. In questi mesi si stanno portando a termine i primi accordi per l'ingresso dei cosiddetti "operatori virtuali": PosteItaliane (novità mondiale nel setore delle tlc, molto azzeccata a mio parere), Carrefour e British Telecom (in appoggio su rete Vodafone) e Coop (su rete Tim). Questo

significa, in termini pratici, che l'utente finale - il cliente - avrà di fronte una maggiore scelta (si arriverebbe a ben 8 operatori) a prezzi verosimilmente spinti più in basso dalla competizione. La tanto agognata competizione di cui tutti si riempiono la bocca (soprattutto in parlamento) ma che ancora non si è riusciti ad introdurre in modo serio ed operativo. O forse non si è voluto?

Vedremo

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